Tab Article
Il volume propone una selezione di vignette tratte dal periodico della Cgil "Lavoro" dal 1949 al 1955, in gran parte pubblicate nella rubrica satirico-umoristica "Tra l'incudine e il martello". Dall'antologia, attraverso una chiave di lettura satirico-iconografica, emerge una rappresentazione a tratti inedita del difficile percorso di ricostruzione prima e sviluppo poi del Paese, veicolata da una rivista che si impone nel panorama editoriale di quegli anni per lo sguardo innovativo con cui affronta le tematiche legate al lavoro. È una storia narrata dal "basso", da militanti e attivisti sindacali spesso autori delle vignette, ma anche una forma di comunicazione politica e diretta in cui, come sottolinea Michele Serra nella prefazione, "non c'è tempo né spazio per il dubbio. Ci sono i buoni e ci sono i cattivi, ci sono gli sfruttati e gli sfruttatori. C'è la Dc che è il partito dei padroni, ovviamente foraggiato dall'imperialismo americano. Ci sono i crumiri, il sindacato giallo, i cento espedienti (che vanno dai manganelli di Scelba a svariate leggi truffaldine) messi in campo per fermare l'irresistibile ascesa del movimento operaio". Il volume, che si vale di due saggi introduttivi delle autrici sull'evoluzione storica della satira di "Lavoro", si chiude con una ricca appendice fotografica.